
Prima di affrontare i segreti, tuttavia, è necessario soffermarsi su una serie di notizie prelimiari, apparentemente noiose, preziose sicuramente, che riguardano la scelta del tessuto e del cotone, la riproduzione dei disegni e la preparazione del tessuto. Tra queste, particolare attenzione è riservata all'uso del telaio, ritenuto a torto scomodo e macchinoso, in realtà un amico generoso e fedele.
Così, partendo da un veloce riassunto dei punti elemetari come erba e margherita, abbiamo previsto una sosta sui punti più di effetto e a rilievo come catenella, Palestrina, Parma, veri protagonisti del ricamo nella sua versione più attuale; seguiti da un doveroso omaggio alla classe dei punti più tradizionali come ombra, pieno raso, veri "pilastri" della intera storia del ricamo. È prevista in seguito una escursione nel mondo dei punti traforati e sfilati, cioè il punto inglese, il Richelieu, i punti a giorno, affrontati però nel limite del ragionevole e del realizzabile; un'altra sosta nel gruppo fantasioso e simpatico dei lavori in applicazione, tra cui il ben noto "punto Parigi" e lo sconcertante patchwork.
Infine, dopo una ampia trattazione dei punti smock, più che mai alla ribalta ora che l'alta moda ha preso a valorizzarli, l'ultimo capitolo è interamente dedicato al ricamo-tappezzeria, cioè al piccolo punto e al punto arazzo in tutte le versioni, entusiasmanti, piacevolissimi, che hanno scavalcato qualche secolo per giungere a contagiarci con la loro intatta carica di dinamismo, mascherato sotto un aspetto tra i più distensivi.
Franca adesso ti metti lì e fai questo splendido cappellino come regalo di Natale per Memole. Ne sarà felicissima. :)
RispondiEliminaCe l'ha già!
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