Gli atti di omosessualità sono pericolosi per la salute e la sicurezza dei bambini, ha dichiarato la scorsa settimana.
Mi torna tristemente alla memoria il caso del ragazzino di Roma, morto suicida a seguito di insulti discriminatori da parte dei coetanei compagni di scuola perché indossava i pantaloni rosa. Che ruolo avrebbero avuto il senatore in questione e i suoi sostenitori in una vicenda simile? L'avrebbero costretto a lasciare l'istituto se non si fosse cambiato i pantaloni? Gli insegnanti avrebbero indirettamente sostenuto l'attività discriminatoria dei compagni? Ma i docenti non dovrebbero essere in primo luogo educatori? Non dovrebbero essere un supporto all'attività genitoriale? In un sistema scolastico caratterizzato dalla proposta del senatore Campfield sarebbe impossibile! Come ha affermato Chris Sanders del Tennessee Equality Project,
il nuovo progetto di legge forzerebbe il personale scolastico a ridursi al rango di un autentico delatore, erodendo allo stesso tempo il rapporto di fiducia tra studenti e insegnanti, lasciando i giovani senza alcuna risorsa di tipo confidenziale in un luogo, la scuola, dove potrebbero scontrarsi con episodi di bullismo e altre problematiche legate alla sessualità. Sarebbero condannati all'isolamento.
E, aggiungo io, vicende come quelle del povero Andrea, il ragazzo con pantaloni rosa, rischierebbero solamente di aumentare.
Il Don't Say Gay bill non fu approvato dal senato in passato e, nonostante il senatore affermi di avere sostenitori alla Camera, pochi credono che otterrà consensi questa volta. In caso contrario non mi meraviglierei se il passo successivo fosse il confino, come in epoca fascista. Bionde del Tennessee preparatevi a fare le valigie!
Tutto sto pippottone di post solo per mettere la foto della Xtina! Sta stagista non ho ancora capito se ci fa o ci è!
RispondiEliminaNon mi ero nemmeno accorto che era Christina O.o
RispondiEliminaMa a chi la racconti! Una bionda grassa, vestita da zoccola che urla può essere solo Christina... o Platinette!
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