19 maggio 2013

Eurovision Song Contest 2013

Commenti a caldo e alla cazzo sull'+Eurovision Song Contest 2013 il festival del kitsch, ma roba che il Pride in confronto sembra una via crucis. E proprio per questo: adoro! Qualità delle canzoni, pur non essendo un esperto, pessima. Ma lo spettacolo è veloce e ogni esibizione può riservare sorprese.

Mengoni non ha vinto... really? Non l'avrei mai detto. A stravincere è stata la Danimarca con Emmelie de Forrest e la sua Only Teardrops.

Telecronaca Italiana pessima, 3 cronisti che a metterli insieme non ne facevano uno. Avessero preso la prima commessa di H&M avrebbe tirato fuori battute, critiche e osservazioni per tutto il 2013. Pina e Diego voglio voi a commentare il prossimo Eurovision, chiaro?

In questo song contest seguitissimo in tutta Europa, tranne in Italia, sono stati ben due i baci gay: uno lesbo della cantante finlandese Krista Siegfrids, per protestare contro la decisione del suo governo di non legalizzare i matrimoni gay. Il secondo è arrivato direttamente dallo spettacolo di chiusura della Svezia, inserito in un lungo e ironico elenco delle qualità e caratteristiche della popolazione svedese. Insomma questa è l'Europa baby e ci sono stati che si vantano di aver concesso ai propri cittadini gay pari diritti e dignità. Roba che a momenti non ci credi...



Ma ora basta con le polemiche e parliamo di cose serie! Petra Mede presentatrice del song contest, ti lovvo, favolosamente camp dall'inizio alla fine. Cosa non è questo abito! Adoro!


Ho trovato particolarmente interessanti i collegamenti con le sedi delle diverse nazioni che hanno mostrato un variegato, bizzarro e a tratti pure grottesco spaccato di esseri umani.


Cominciando dal portavoce dell'Ucraina, ovvero Edward Mani di forbice con l'hennè.


Mentre la Moldavia ha pensato bene di utilizzare un avatar 3D al posto di una persona vera.


La Svezia un personaggio di Final Fantasy. Adorola/lo


Portavoce della Norvegia ti avviso, sappi che sono in cerca del tuo indirizzo! Denunciami pure per stalking! Ready to die for your smile!


La signora islandese ha rispolverato il suo abito da matrimonio per l'occasione, puntando tutto sull'accessorio per cammuffarlo. Mi spiace, non ci sei riuscita! T'abbiamo sgamato!


La Francia, simpatica come una torre Eifell nel culo, piuttosto che parlare inglese si toglie dalla competizione.


Non come noi italiani invece, che andiamo in onda con un cartonato del Colosseo alle spalle e una portavoce che non sa parlare inglese e sbaglia per ben due volte!


La portavoce della Grecia invece trasmette direttamente da un super mercato squottato, la sua maglietta non può essere considerata altro che un atto di vandalismo.

E con questo passo e chiudo, vado a farmi un moment che a farmi compagnia durante la visione dell'Eurovision oltre a una sparuta ma ottima compagnia c'era pure un'intera bottiglia di bianco! Ah, dimenticavo, canzone preferita? Marry Me, nulla di nuovo, pop del più becero, ma è l'unica che m'è rimasta in mente, che ha attirato l'attenzione e con una corografia carina ma senza aspirazioni melodrammatiche da opera.

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