Secondo la Chiesa Cattolica (come per gran parte delle religioni monoteiste che si rifanno a testi vecchi di millenni) essere omosessuali non è un peccato, ma vivere la propria omosessualità sì. Per quanto me ne freghi un gran poco di quello che pensi la Chiesa Cattolica ho sempre pensato che da un atteggiamento ottuso di questo tipo fossero risparmiati i sentimenti.
Invece qualche giorno fa scopro questa fantomatica Associazione di Genitori e Amici di Persone Omosessuali (AGAPO). È un'associazione con chiare e dichiarate radici cattoliche, e vuole essere un aiuto per quei genitori o amici cattolici che non sanno come gestire l'omosessualità di un loro amico o parente restando fedeli alla dottrina cattolica. Sul suo sito nella sezione Consigli, Cosa fare e cosa non fare, AFFERMANO:
...“Sentirsi attratto eroticamente e compiere atti sessuali sono due cose completamente diverse. Esattamente come nel caso degli eterosessuali non è buono se i sentimenti di attrazione erotica sfociano in atti sessuali senza una relazione d’amore. L’amore per definizione è dono e cerca l’Altro da sé, il diverso da sé. Nell’omosessualità l’altro è uguale o simile e vi è troppo poco spazio per una vera complementarità dei partner. E’ meglio che la persona omosessuale maturi e che prenda decisioni in età più avanzata”...
... Diversamente dai primi innamoramenti dei coetanei eterosessuali, gli atti omosessuali, causa la mancanza di diversità legata al genere, hanno scarsissima speranza di preparare a future relazioni caratterizzate dal dono di sé e da una reciproca e sempre maggiore apertura all’altro. Le azioni omosessuali non favoriscono la nascita di rapporti di amicizia non sessualizzati con i pari, né hanno probabilità ragionevoli di sfociare in un rapporto d’amore stabile ed esclusivo. Per questo motivo i rapporti e gli innamoramenti omosessuali sono quasi sempre ripetitivi e non favoriscono un pieno sviluppo della persona nella sfera relazionale: infatti spesso sono dannosi sia per la persona che le compie sia per chi ne viene coinvolto, in particolar modo quando vengono compiuti in giovane età. La situazione in fondo non è completamente diversa da quella dei coetanei eterosessuali, con la differenza che la complementarità psicologica ed esistenziale tra i due generi a volte rimedia ai comportamenti iniziali amorali, in cui l’altro funge prevalentemente da “strumento”, e può aprire di seguito a una prospettiva di relazione vera e profonda...
Per farla breve: il sesso gay è sbagliato come il sesso etero quando privo di amore, ma l'amore vero è solo tra uomo e donna quindi quello gay non è mai amore. Avrò fatto la scoperta dell'acqua calda ma questi non hanno solo deciso quale sia il "sesso buono" e quale quello cattivo, ma pure quale sia il vero amore e quale no. Arrivando ad un livello di arroganza che credevo impensabili.
Cari gay amici o figli di queste persone, sappiate che la considerazione e il rispetto che hanno di voi è pessima e prima li manderete a cagare meglio starete. E io quasi li capisco questi poveretti, dilaniati dall'amore per loro figlio e 1000 pagine, circa, di carta stampata.
Non ci si può aspettare da persone che credono a queste cose che arrivino riconoscimenti o diritti, visto che ci ritengono praticamente incapaci di provare sentimenti. Fortuna che l'Amore, alla faccia loro, non tiene e non ha mai tenuto in considerazione le loro convinzioni e da sempre fa quel cazzo che gli pare! Vive l'amour!
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