Notizia meravigliosa: la beniamina sempiterna di generazioni di omosessuali, al rientro a Palazzo dopo un brutto episodio di cagotto gastroenterite ha formalmente ufficializzato che alla firma della Carta del Commonwealth verranno condannati formalmente le discriminazioni contro gli omosessuali (QUI la fonte).
Certo, sulla carta verrà scritto "Siamo implacabilmente contro ogni forma di discriminazione, sia radicata in genere, razza, colore, religione, credo politico o altri motivi", dove noi siamo appunto gli altri motivi. Questo perché in molti Paesi del Commonwealth ci sono delle rigide leggi anti-gay, dove la voce della Regina non è molto ascoltata. Ma chissenefrega, tanto Sua Maestà è a Londra, mica nelle Filippine. E come sappiamo bene, ormai in Inghilterra ci si può sposare in modo assolutamente equiparato alle coppie eterosessuali.
La dichiarazione è anche a favore dei diritti e del "potere" alle donne. Questo perché probabilmente Kate e William stanno aspettando una bambina, e si mormora di un cambio di legge per far sì che sia il primo figlio nato, indipendentemente dal sesso, ad avere diritto al trono, e non solo il primo maschio. Bel passo avanti. E noi dobbiamo accontentarci per adesso degli 8 Punti di sutura del PD, dove si auspica una legge sul riconoscimento delle coppie di fatto alla tedesca. Vedremo.
Per il momento, Lunga vita alla Regina!
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