10 gennaio 2014

I vaneggiamenti di Alfano sui matrimoni gay

“Io non sono affezionato al termine ‘moderati’, sono affezionato al sistema di ideali e valori e i nostri valori sono quelli per cui la società è precedente allo Stato e i diritti non li concede lo Stato ma vengono prima”.


Angelino! Ma che cazzo stai dicendo? Il matrimonio, la famiglia, sono delle costruzioni sociali regolate dallo Stato, non vengono prima di nulla. L'unica cosa che viene prima di tutto è l'amore. 
La società è composta anche da uomini che si innamorano di uomini e da donne che si innamorano di donne, costruiscono coppie e progetti di vita, contribuiscono alla crescita economica, sociale e culturale della nazione attraverso il loro lavoro e i loro soldi (vedi tasse). Tutto questo in cambio, qua in Italia, di un paio di dita negli occhi tutte le volte che chiedono di essere riconsociuti, considerati e tutelati! Ritenere che una relazione gay sia qualcosa di diverso, estraneo e inferiore rispetto alle altre è razzista e omofobo.
Molto significativo che la sua parte politica (prima con il PDL e ora con il Nuovo Centro Destra) abbia approvato qualsiasi cosa in materia di lavoro, tasse, ecc prima con il governo Monti e poi con La Grande Coalizione, ma ora, al solo sentir parlare di diritti civili sia pronta a mandare tutto all'aria.

Lo tengano presente tutti quelli che pensano (gay compresi) che questo Nuovo Centro Destra sia un partito "moderato" ed "europeo". È sempre e solo la solita merda.

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