Notizia fresca fresca quella di Thomas Hitzlsperger ex-calciatore tedesco centrocampista che ha fatto coming out oggi dalle pagine della rivista Die Zeit. Ha giocato ben 52 partite con la maglia della nazionale tedesca e 6 nel Lazio.
È stato un processo lungo e difficile. Solo negli ultimi anni ho capito che preferico vivere con un uomo. In Inghilterra, Italia e Germania essere omosessuale non è un problema, almeno non negli spogliatoi. Non mi sono mai vergognato di essere quello che sono ma non è stato facile sedersi ad un tavolo con 20 giovani uomini ed ascoltare barzellette sui gay. Li si lascia andare avanti fino a quando le battute sono un minimo divertenti e non troppo offensive. Essere gay è un argomento totalmente ignorato nel calcio e non viene trattato seriamente negli spogliatoi. Grinta, passione e mentalità vincente sono intrinsecamente collegati all’eterosessualità, che va a scontrarsi con il cliché omosessuale, che vuole i gay ‘soft’.
Si allunga sempre di più la lista degli sportivi dichiaratamente gay. Anche se nel caso del calcio, rispetto a molti altri sport, si tende a farlo sempre dopo, a giochi finiti, come Robbie Rogers. E spesso tra le motivazioni c'è sempre sta storia degli spogliatoi... ma io mi chiedo: "Cosa cazzo succederà mai nello spogliatoio di una squadra di calcio da impaurire gay e etero in questo modo?" Vuoi vedere che il gioco della saponetta lo fanno davvero, ma devono far tutti finta che non piaccia?
È stato un processo lungo e difficile. Solo negli ultimi anni ho capito che preferico vivere con un uomo. In Inghilterra, Italia e Germania essere omosessuale non è un problema, almeno non negli spogliatoi. Non mi sono mai vergognato di essere quello che sono ma non è stato facile sedersi ad un tavolo con 20 giovani uomini ed ascoltare barzellette sui gay. Li si lascia andare avanti fino a quando le battute sono un minimo divertenti e non troppo offensive. Essere gay è un argomento totalmente ignorato nel calcio e non viene trattato seriamente negli spogliatoi. Grinta, passione e mentalità vincente sono intrinsecamente collegati all’eterosessualità, che va a scontrarsi con il cliché omosessuale, che vuole i gay ‘soft’.
Si allunga sempre di più la lista degli sportivi dichiaratamente gay. Anche se nel caso del calcio, rispetto a molti altri sport, si tende a farlo sempre dopo, a giochi finiti, come Robbie Rogers. E spesso tra le motivazioni c'è sempre sta storia degli spogliatoi... ma io mi chiedo: "Cosa cazzo succederà mai nello spogliatoio di una squadra di calcio da impaurire gay e etero in questo modo?" Vuoi vedere che il gioco della saponetta lo fanno davvero, ma devono far tutti finta che non piaccia?
Comunque sia, benvenuto Thomas!
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