30 ottobre 2014

Tim Cook, numero uno di Apple: "Essere gay è uno dei più grandi doni che Dio mi ha dato"


"Think different" recita uno degli slogan più famosi della Apple, azienda che da sempre vende idee, non solo tecnologia. E da questo slogan è già chiara l'attenzione e la valorizzazione della diversità, punto di forza della Apple e uno degli elementi che sicuramente determinano il successo delle aziende al giorno d'oggi. La gestione della diversità è ormai un tema ricorrente, mentre è molto più raro che il CEO di un colosso come la Apple, considerato una delle personalità più influenti al mondo, dichiari pubblicamente di essere omosessuale. E' raro ma quando accade è una bomba, un messaggio forte e chiaro, che non può passare inosservato. Così Tim Cook ha fatto coming out, con una lettera pubblicata sul sito di Bloomberg, un discorso in cui baratta la propria privacy con la possibilità di confortare chiunque si senta solo, o ispirare persone a ottenere i loro diritti:

"Durante tutta la mia vita professionale ho cercato di conservare un livello elementare di privacy. Vengo da radici umili e non mi interessa attirare l’attenzione su di me. Apple è già una delle società più esaminate del mondo e ci tengo a mantenere l’attenzione sui nostri prodotti e sulle cose incredibili che i nostri clienti riescono a farci. Al tempo stesso credo profondamente nelle parole di Martin Luther King, che disse: «La domanda più persistente e impellente della vita è “Cosa stai facendo per gli altri?”». Mi pongo spesso questa domanda e sono arrivato alla conclusione che il mio desiderio di privacy personale mi ha impedito finora di fare qualcosa di più importante. E questo mi ha portato a oggi. Per anni sono stato aperto con molte persone sul mio orientamento sessuale. Tanti colleghi in Apple sanno che sono gay e non sembra fare nessuna differenza nel modo in cui mi trattano. Certo, ho avuto la fortuna di lavorare in un’azienda che ama la creatività e l’innovazione e sa che possono crescere solo quando accogli le diversità tra le persone. Non tutti sono così fortunati. Pur non avendo mai negato la mia sessualità, non l’ho mai neanche riconosciuta pubblicamente. Quindi fatemi essere chiaro: sono fiero di essere gay, e considero essere omosessuale tra i più grandi doni che il Signore mi ha dato. Essere gay mi ha dato una più profonda comprensione di cosa significhi appartenere a una minoranza e mi ha fornito una finestra da cui vedere le sfide con cui le persone in altre minoranze hanno a che fare ogni giorno. Mi ha reso più empatico, e questo mi ha dato una vita più ricca. A volte è stata dura e scomoda, ma questo mi ha dato la sicurezza di essere me stesso, di seguire il mio percorso, e staccarmi dalle avversità e dall’intolleranza. Mi ha anche dato la corazza di un rinoceronte, che torna buona quando sei il CEO di Apple. Il mondo è cambiato molto da quando ero ragazzo. L’America sta andando verso l’uguaglianza nei matrimoni, e le figure pubbliche che hanno coraggiosamente dichiarato se stesse hanno aiutato a cambiare la percezione e hanno reso la nostra cultura più tollerante. Lo stesso, ci sono leggi scritte in una maggioranza di stati che permettono ai datori di lavoro di licenziare i dipendenti sulla base del loro orientamento sessuale. Ci sono posti in cui i padroni di casa possono sfrattare gli inquilini se sono gay, o dove ci può essere impedito di visitare i compagni malati o condividerne l’eredità. Innumerevoli persone, in particolare ragazzi, affrontano paura e abusi ogni giorno a causa del loro orientamento sessuale. Non mi considero un attivista, ma capisco quanto ho ricevuto dal sacrificio di altri. Perciò se sentire che il CEO di Apple è gay può aiutare qualcuno o qualcuna che si batte per confrontarsi con quello che è, o confortare chiunque si senta solo, o ispirare persone a ottenere i loro diritti, allora vale la pena barattare la mia privacy. Ammetto che non è stata una scelta facile. La mia privacy rimane importante e vorrei conservarne una piccola parte. Ho fatto di Apple il lavoro della mia vita e continuerò a impiegare praticamente tutto il mio tempo concentrato a essere il miglior CEO che posso essere. È quello che meritano i nostri dipendenti, e i nostri clienti, sviluppatori, azionisti e fornitori. Parte del progresso sociale è capire che una persona non si definisce soltanto per la propria sessualità, razza o genere. Io sono un ingegnere, uno zio, un amante della natura, un fissato della forma fisica, un figlio del Sud, un fanatico di sport, e molte altre cose. Spero che la gente rispetti il mio desiderio di dedicarmi alle cose per cui sono portato e per il lavoro che mi rende felice. L’azienda che sono così fortunato da guidare ha sempre predicato diritti umani e uguaglianza per tutti.Abbiamo preso una posizione forte a sostegno di una legge parlamentare sull’uguaglianza nei luoghi di lavoro, e ci siamo battuti per l’uguaglianza dei matrimoni nello stato della California dove Apple ha sede. E siamo intervenuti in Arizona quando il parlamento dello stato ha approvato una legge discriminatoria contro la comunità gay. Continueremo a batterci per i nostri valori, e credo che qualunque CEO di questa straordinaria azienda, a prescindere dalla sua razza, genere o orientamento sessuale, farebbe lo stesso. E io personalmente continuerò a battermi per l’uguaglianza per tutti fino a che avrò voce. Quando arrivo in ufficio, ogni mattina, mi accolgono le immagini in cornice di Martin Luther King e Robert Kennedy. Non fingerò che scrivere questa cosa mi metta nel loro campionato. Si limita a permettermi di guardare quelle foto e sapere che sto facendo la mia parte, per quanto piccola, per aiutare gli altri. Lastrichiamo il sentiero illuminato verso la giustizia insieme, pietra dopo pietra. Questa è la mia pietra"

29 ottobre 2014

Un grande assente nella campagna contro le discriminazioni di Avvenire e Famiglia Cristiana


Bellissima la nuova campagna contro le discriminazioni lanciata da Avvenire e Famiglia Cristiana.
#migliorsipuò è l'hashtag associato all'iniziativa. Le parole possono uccidere è proprio vero, peccato che tra i tanti insulti frutto di pregiudizi e causa di sofferenze o ingiustizie ne manchi uno ancora largamente utilizzato come "frocio" "ricchione" "culattone" e via di sinonimi vari, c'era l'imbarazzo della scelta. Semplice dimenticanza, ipocrisia, poco coraggio, omertà? Migliori si può, esatto, quindi siatelo!




28 ottobre 2014

Nel lettone con...

...e io me la immagino +Simonetta La Stagista  ipnotizzata per ore davanti al monitor a guardare sta gif!


...e non solo lei.

18 ottobre 2014

L'On. Merda sbarca in Europa


"Lobby gay? Altro che lobby, in Europa c’è un esercito di gay, qui ce ne sono tantissimi. Qui alla fine c’è una dittatura delle minoranze. I gay qui sono dappertutto, anche in posti notevoli, i più importanti all’interno della struttura della Comunità Europea. Loro sono riveriti, garantiti e serviti. Se dici che sei cristiano ed eterosessuale ti sembra veramente di essere una minoranza o un difetto. Io eterosessuale mi sento quasi un estraneo nel Parlamento Europeo. Uno che è omosessuale lì ha dei vantaggi evidenti rispetto all’eterosessuale. E’ come se avessero un’immunità permanente. Si vantano di essere omosessuali, si esibiscono e sembra quasi che abbiano un passepartout per qualsiasi cosa”. ” Dire ‘frocio’ o ‘finocchio’ è come dire ‘omosessuale’. Qual è il problema? Questi vogliono passare per vittime, mi usano per far vedere che Buonanno è omofobo. Ditemi tutto, ma non omosessuale." Via La Zanzara

Parole di un povero troglodita sbarcato in un paese civile! Ma io mi chiedo: con tutto il casino fatto per le affermazioni di Barilla o per un libricino di barzellette gay perché questo elemento rimane ancora al suo posto a vantarsi sempre di più della sua stupidità insultando impunemente gli altri?! Forse che un piatto di pasta, due biscotti secchi da pucciare nel latte o un inserto in edicola siano più importanti di un politico che in parlamento discute, fa o blocca leggi?! Finché lui continuerà a chiamarci froci io mi sento autorizzato a chiamarlo merda, anzi, l'On. Merda!

Che profumo prendo?

Facciamo che nel dubbio li compro tutti e poi decido in base alla giornata... 
....ah, ovviamente solo la versione da 200ml non di meno.






17 ottobre 2014

Parigi e l'enorme butt blug di Natale


Natale, come ogni anno, si avvicina e Parigi si sta organizzando per festeggiarlo al meglio. E così stamattina i parigini hanno visto spuntare in Place Vendome, una delle piazze più chic della città, questo originale e gigantesco... butt plug!?!?! 
No aspettate forse mi sbaglio, so ciecata, ormai c'ho na certa... forse la foto è fatta male... no no... sarà anche verde come un albero, ma quello a me sembra solo un enorme butt plug non c'è un cazzo da fare! Beh ma trés chic! Che stile sti francesi! Cosa? Come dite? Cos'è un Butt Plug? Me lo state chiedendo davvero?! Si tratta di un sex toy che dalla forma potete capire benissimo da soli dove vada infilato, o vi devo spiegare proprio tutto?! Come faccio a saperlo? Me l'ha detto una mia amica, Memole per la precisone!
In realtà si tratta di "Tree" un'opera del famoso e dissacrante artista Paul McCarthy che presto inaugurerà una sua mostra al museo della Monnaie. Inutile girarci attorno, vista la fama dell'artista, chiamatelo come volete, spiegatelo come vi pare ma quello è un butt plug di 24 metri travestito dal albero di Natale! La Tour Eiffel doveva essere abbattuta finita l'esposizione universale e invece... immaginatevi se anche "Tree" di Paul McCarthy dovesse fare la stessa fine! Avremmo finalmente un enorme e permanente monumento al sesso anale!



11 ottobre 2014

Matt Bomer nudo in spiaggia...


...o meglio: ai tempi delle riprese di Magic Mike, Joe Manganiello gioca a palla con Matt Bomer che indossa un pareo che non si può guardare se non fosse per la gran sorpresa che sembra celare. A Matt! Mo' vengo lì e te lo levo a morsi quello straccio!





Fonte: popsugar.com

06 ottobre 2014

Una domenica tra sentinelle anti-gay, anti-sentinelle gay e non, e pure un finto Hitler


Purtroppo le sentinelle in piedi le conosciamo tutti, sono quei poracci che manifestano contro i diritti della comunità LGBT, quei diritti che tra l'altro NON ESISTONO in Italia. Ma loro si portano avanti e scendono in piazza rimanendo fermi e silenziosi mentre leggono un libro, anche se io credo che fingano di leggere. Sì perché se leggessero un po' di letteratura di qualità alzerebbero il loro scarso livello di cultura e intelligenza e capirebbero che la loro protesta è mediocre e anacronistica. Detto questo, le sentinelle ieri si sono organizzate e sono scese in cento piazze italiane (a me pare un numero un po' pompato). In alcune piazze erano pure numerosi, in altre erano due gatti a manifestare la loro contrarietà alla natura umana. Alcuni di loro si dicono indignati perché vengono accusati di omofobia, eppure non vedo il perché non dovrebbero essere considerati omofobi. Hanno paura dell'omosessualità, paura che i figli che vengono abbandonati da genitori ETEROsessuali possano trovare amore in una famiglia omosessuale. Forse preferirebbero che quei bambini crescessero in istituti o che venissero affidati temporaneamente a una famiglia dopo l'altra. E allora non solo si meritano l'appellativo di omofobi, ma pure ignoranti e scellerati. 


In alcune città sono stati contrastati da gruppi di giovani, in particolar modo a Torino, mentre a Bergamo è accaduto un fatto paradossale. Tra le sentinelle è comparso un giovane travestito da "nazista dell'Illinois" (resi celebri dal film Blues Brothers) che teneva in mano una copia del Mein Kampf e sul braccio il simbolo utilizzato da Chaplin nel Grande Dittatore. Ai suoi piedi un cartello: "I nazisti dell'Illinois stanno con le sentinelle". Per quanto mi riguarda questa è una vera protesta, la protesta di un giovane che paragona (giustamente) le opinioni delle sentinelle a quelle dei nazisti. Ora però, paradossalmente, lui è l'unico a rischiare un'accusa di apologia di fascismo. 


02 ottobre 2014

Rose rosse per te han volato stasera!


E quando pensi che sia sufficiente tirarsi un po' e andare a prendere il tuo ragazzo all'aeroporto per festeggiare assieme l'anniversario ecco che cosa ti combina il bastardo!
Matthias grazie alla disponibilità dei passeggeri e del personale del volo Lufthansa Airlines è atterrato a Berlino Tegel dove lo aspettava in ghingheri il suo ragazzo Dominic. Ha dato ad ogni passeggero una meravigliosa rosa rossa da consegnare al suo boyfriend che lo attendeva ignaro all'uscita. Dominic si è ritrovato assediato e sorpreso dai passeggeri del volo del suo ragazzo che uno ad uno gli hanno consegnato la rosa ricevuta da Matthias.
Risultato? Stupore, applausi, un mazzo di fiori grosso così, baci a non finire e luccioni agli occhi! Love is love e certe volte è proprio impossibile non vederlo ....bastardi esibizionisti!

American Apparel Ad Girls

Tutti voi avrete visto il video della famosissima Boy is a Bottom (no?! defenestràti da tutte le galassie!) con Wiliam Belli, Detox e Vicky Vox. Beh ieri le drag queen d'oltreoceano hanno superato ogni record pubblicando il video e il singolo di American Apparel Ad Girls, insieme a Wiliam questa volta ci sono Courtney Act e la mia preferita, Alaska Thunderfuck (esatto: si chiama Alaska FOTTITUONO).
Canzone carinissima, parodia della pubblicità della famosa (e tanto banale quanto costosa, almeno qui in Italia) marca americana di straccetti: una secchiate di boni e un video fatto benissimo che Emma Marrone corri a nasconderti! 
Certo che noi delle Drag così ce le sognano... Unica eccezione secondo me Lalla Bittch che incontro al Glitter quando vado a ballare.

E vediamo se con questa marchetta rimedio un drink gratis... buona visione!
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