29 giugno 2014

Milano Pride. Cinquantamila cuori contro cinque sentinelle.



Franka ha scritto un bellissimo articolo che riassume perfettamente lo spirito del Pride. Tra le affollate vie di Milano si respirava amore, tanto amore e tanta voglia di felicità, di uguaglianza e di cambiamento. Non ci ha fermati niente e nessuno, non la pioggia che si alternava a momenti di caldo afoso, neppure quei tristi avanzi di sentinelle. Ebbene sì, c'erano pure loro. Ben cinque, ripeto cinque personaggi inquietanti con uno striscione che riportava le seguenti parole: Dio è morto anche per te. E per te. E per te. 
Io li ho incontrati da vicino. Mi ero appena stappato una birra in Piazza Duca D'Aosta quando sento alle mie spalle una voce che sussurra: Mi raccomando, qualsiasi cosa accada, voi durante tutto il tempo continuate a pregare! Io sono scoppiato a ridere, credendo si trattasse di qualcuno che sfotteva e imitava le "famosissime" sentinelle. Così mi giro ridendo e vedo questo personaggio con pantaloncini a quadri fin sotto il ginocchio, maglia color giallo pastello e "calzature" indefinibili. I nostri sguardi si incrociano, io osservo, incuriosito, attento, lui abbassa lo sguardo e scappa. Forse per timore, perché lui rappresentava cinque persone, io in quel momento ne rappresentavo cinquantamila, forse per un po' di vergogna verso se stesso. Eppure io gli avrei parlato, avrei chiesto il perché di tanto odio e rifiuto nei miei confronti, ma del resto cosa mi aspettavo da qualcuno che vorrebbe un mondo di falsità, un mondo che ignora l'amore vero? Quale dialogo mi aspettavo da chi un dialogo non l'ha mai nemmeno cercato e probabilmente non sarebbe in grado di sostenerlo?

Qui sotto alcuni dei miei scatti, le sentinelle non si vedono, non ho trovato loro foto nemmeno online. Come se non esistessero insomma...




Onda Pride: scegliere tra amore o paura

Avevo scritto un lungo post sui Pride che si sono svolti ieri in molte città italiane. Un post dove mi dilungavo contro una serie di dichiarazioni omofobe comparse in questi giorni su giornali come Avvenire, preoccupati dei Civili Partnership proposti dal governo. Riprendevo una notizia Ansa che annunciava la volontà da parte della Lega di istituire in Lombardia una ridicola e discriminatoria Festa della Famiglia Naturale. Poi passavo ad interrogarmi sul livello di omofobia delle Sentinelle in piedi.

Ma poi ho guardato meglio questa foto, frutto di un semplice flashmob organizzato dal Milano Pride e ho deciso di lasciar parlare lei ponendo una domanda a tutti: in quale manifestazione preferireste essere? In quella piena di cuori e possibilità oppure in mezzo a statue di sale piene di paura e rancore? È solo questione di decidere, il resto verrà da sé, il resto sono solo parole.



28 giugno 2014

Buon weekend... letterario

Un bell'uomo, un buon libro e un letto grande. Ovvero il paradiso. Buon weekend! 




L'invasione delle checche


Oggi è la giornata dell'Onda Pride. Moltissime città italiane (Milano, Bologna, Torino, Napoli, ecc...) saranno percorse da un'onda arcobaleno fatta di milioni di persone gay, lesbiche, trans e etero che chiedono rispetto, dignità e parità. Ho trovato questo video, del mitico Fullin, che trovo particolarmente esilarante e azzeccato all'evento e che spero porti fortuna e successo a tutte le manifestazioni previste! FORZA CHECCHE!



22 giugno 2014

Indie Pride: musica contro l'omofobia


Abbiamo sempre portato fortuna alle varie campagne di crowfunding che abbiamo segnalato. Oggi cerchiamo di portare un poco di culo anche a questa interessante iniziativa.
Sto parlando dell'Indie Pride che su musicraiser.com sta cercando di raggiungere i 4.000 euro sufficienti per dare il via al progetto. Ma cos'è l'Indie Pride?

Indie Pride è una una festa, un festival, un'occasione speciale per dire a suon di musica NO all'omofobia. È nato a Bologna nel 2012 in concomitanza con il primo Pride nazionale ospitato dal capoluogo emiliano-romagnolo ed è già alla sua terza edizione. Nasce dall'idea che non si può pensare di lottare contro l'omofobia solo attraverso le leggi ma anche, e forse soprattuto, attraverso percorsi culturali ed educativi. Ecco che nasce l'Indie Pride, un festival durante il quale una grande quantità di ottimi artisti della scena musicale indipendente italiana saliranno sul palco per fare ciò che sanno fare meglio e fanno con passione, cantare. Ma i questo caso con una motivazione in più, cioè contro quel pregiudizio frutto di paura e ignoranza che si chiama omofobia.



Il programma dell'Indie Festival è in costante evoluzione perché sempre più cantanti e associazioni stanno offrendo il loro prezioso appoggio a questa iniziativa.
Nulla più della musica è in grado di unire, comunicare e abbattere frontiere e nulla è più bello di un concerto al quale è possibile partecipare con passione e senza pregiudizi. In più può essere un'ottima occasione per conoscere tanti cantanti e gruppi nuovi, spesso fuori dai riflettori del mainstream che però portano avanti con bravura e originalità un loro progetto sonoro.

In questo crowdfounding poi sono davvero tanti i ringraziamenti che si possono ottenere anche versano delle cifre tutto sommato abbordabili: dal biglietto omaggio, alla maglietta dell'evento, alla compilation, alla copia autografata dell'ultimo album dei Perturbazione (che quest'anno sono stati a Sanremo con L'Unica).

La pagina per le donazioni è QUESTA il sito officiale QUESTO e questa la pagina Facebook.

21 giugno 2014

Buon weekend... con il ballerino delle Dive.

Anche questo weekend un super sorco che mi ha messo davvero in difficoltà. Lui è Willie Gomez, domenicano, ed è il ballerino delle Dive, cioè ha ballato con e per le più grandi star della musica pop internazionale: da Britney a Kylie Minogue, Christina Aguilera e Mary J Blige, Kety Perry e Kesha e tante altre.. Ma a noi delle sue doti da ballerino e delle sue referenze poco ci interessa perché c'ho che ci piace di lui è ben altro e non ha bisogno di spiegazioni. Amiamolo!






20 giugno 2014

Dico, DiDoRe e ora Civil Partnership. Cosa aspettarsi davvero?

Pablo & Andrés wedding by Victor Lax

Diritti civili. Tempo di nominarli e già qualcuno averte fastidiosi pruriti e cerca di frenare il tutto. Renzi ha promesso che a settembre il suo esecutivo si occuperà delle unioni gay, anzi no, non l'ha detto, ha parlato di diritti civili e tutti l'hanno interpetato così. Speriamo sia stata l'interpetazione giusta. Fattosta che Avvenire, Manif pur tous e compagnia bella sono già sul chivalà come delle marmotte, occhi in fuori, orecchie ritte e culo stretto.
Qui lo dico e qui lo nego, o meglio spero di essere completamente smentito, ma secondo me si partirà (se si partirà) con la discussione delle Civil Partnership e finiremo con un contratto di coabitazione.
Quello che mi preoccupa di più non sono le opposizioni, queste fanno i loro interessi o quelli dei loro elettori, hanno il diritto ad opporsi a leggi che non ritengono giuste. Ciò che mi preoccupa di più è la forza politca stessa che ha proposto questo disegno di legge, perchè sono tante, inummerevoli, le volte in cui c'hanno preso bellamente per il culo.

Emma Fattorini, prima firmataria, insieme ai colleghi Lepri e Pagliari di uno dei disegni di legge formalizzati in Commissione dice: "Il Pd vuole aiutare concretamente le famiglie senza negare i diritti fondamentali alle coppie gay".

Ecco, cara Emma, non vorrei fare la solita checca pignola e simpatica come una pigna nel culo, ma secondo me "i diritti fondamentali delle coppie gay" sono proprio quelli di essere finalmente riconosciuti come coppie e famiglie al pari di tutti gli altri. Stessi diritti, stessi doveri, pari dignità e possibilità. Finchè si continuerà a ragionare in questo modo esisteranno sempre cittadini e coppie di seria A e di serie B, anzi, sono proprio ragionamenti di questo tipo che rafforzano nell'opinione pubblica l'idea che esistono persone di serie A e persone di serie B.
Quindi, ben vengano le Civil Partnership, ma l'obbiettivo, sia chiaro è ben altro e se non lo si tiene ben presente il rischio di un gioco al ribasso sarà praticamente automatico; vedi legge Scalfarotto contro l'omofobia.

17 giugno 2014

Il mistero dei calciatori croati nudi in piscina


Vedran Corluka, Dejan Lovre e Sime Vrsaljko sono i tre calciatori della nazionale croata, che sono stati fotografati nudi dopo la sconfitta contro il Brasile. I tre hanno deciso di rilassarsi dopo la partita che li ha visti ingiustamente sconfitti dalla nazionale padrona di casa, concedendosi un bagno in piscina nel resort che li ospita. Fin qui nulla di strano, se non fosse che i tre bellocci ad un certo punto hanno sentito il bisogno di spogliarsi completamente, rimanendo come mamma li ha fatti. E la nottata è continuata così, tra abbracci, sorrisini, momenti omoerotici. Lo scoop e le foto del paparazzo croato hanno fatto il giro del mondo e la reazione del CT e dei giocatori non ha fatto altro che accendere ulteriormente la curiosità.
Indignati per la violazione della privacy, i giocatori e il CT hanno infatti annunciato il silenzio stampa. Forse una risata e una battuta avrebbero chiuso la questione, ma con questo "silenzio stampa" il mistero si infittisce...









09 giugno 2014

Coppia gay e coming out nel nuovo spot Findus


E' in onda da ieri il nuovo spot pubblicitario dei 4 Salti in Padella di Findus. Come ogni altro spot dell'attuale serie, anche questo mostra le voci e i corpi dei protagonisti, celando i volti. La grande novità del video in questione è che i protagonisti sono una madre a pranzo a casa del figlio, il quale vive con un coinquilino. Il pranzo procede con le varie portate, rigorosamente Findus e preparate al microonde (mia madre a questo punto sarebbe già sconvolta), la madre ne elogia la bontà, fino a quando il figlio non rivela l'ultima sorpresa del pasto: "Mamma, Gianni non è solo il mio coinquilino, è il mio compagno!" 
Bella la reazione della madre, che come la maggior parte delle mamme già sapeva tutto, e bella l'immagine della sua mano sopra quella del figlio.
Grazie Capitan Findus!



Se il video sopra non funziona, provate con questo link.

07 giugno 2014

Via gli opuscoli UNAR. In arrivo nuove linee guida per le scuole contro l'omofobia

La Ministra Stefania Giannini in un question time avvenuto l'altro giorno alla camera ha risposto alle domande del deputato omofobo Fabio Rampelli di Fratelli di Italia, particolarmente preoccupato dal fatto che nelle scuole stia entrando l'insegnamento della teoria del gender.
Non sopporta che qualcuno vada in giro a dire che l'identità sessuale di una persona sia formata da quattro elementi: l'identità biologica, l'identità di genere, il ruolo di genere e infine l'orientamento sessuale. A seconda di come si combinano questi elementi tra di loro si avranno risultati diversi.
Per l'On Rampelli è inconcepibile che degli omosessuali e delle persone transessuali entrino in contatto e abbiano possibilità di parlare con gli alunni. L'onorevole non si capacita di come e perché nonostante gli opuscoli dell'UNAR siano stati bloccati (buttando al macero milioni di investimenti) ci siano ancora scuole che attivino programmi contro l'omofobia che prendono spunto proprio da questi opuscoli.


In un mio personale mondo ideale (che secondo me varcate le Alpi esiste pure) mi sarebbe piaciuto che la Ministra Giannini rispondesse all'onorevole Rampelli che la Teoria del Gender non esiste, che l'identità sessuale di una persona è composta davvero da quegli elementi: lui, lei e gli stessi omosessuali e transessuali ne sono la prova vivente. Che gli opuscoli dell'UNAR avevano come obbiettivo aiutare gli insegnanti a strutturare percorsi di sensibilizzazione sul tema portando dati e informazioni ormai considerati quasi ovvi dalla comunità scientifica. Che nei casi da lui citati sono stati gli stessi istituti assieme ad alunni, insegnanti e genitori a organizzare quei percorsi, non sono stati atti di terrorismo culturale provenienti da un altro pianeta. Che impedire a una trans di parlare davanti a degli studenti che hanno fatto esplicita richiesta di un confronto di quel tipo è un atto fascista.


Purtroppo invece la Ministra si è limitata a dire che degli opuscoli UNAR non sa nulla, non è colpa sua, ha fatto tutto quello che c'era prima di lei e che comunque le risulta che siano stati riusciti a bloccarli anche perché le copertine erano davvero bruttine! Ha ribadito che la lotta al bullismo e all'omofobia non verrà sospesa ma che da settembre ci saranno delle nuove linee guida elaborate in stretta collaborazione con le scuole, gli insegnanti, gli studenti, le associazioni dei genitori, Topo Gigio e Papa Francesco in persona.

Una risposta in perfetto politichese, equilibrata, anche se discutibile. Mi insospettiscono però i titoli usciti su alcune riviste e siti di area cattolica omofoba che hanno gridato alla vittoria e alla fine dell'insegnamento dell'inesistente teoria gender nelle scuole. Avvenire ha praticamente avuto un orgasmo, pardon, un'estasi santissima. “Siamo molto soddisfatti” dichiara Rossella Musto, presidente dell’Associazione maestri cattolici italiani ai microfoni di radio Vaticana dove ribadisce il suo favore alla lotta contro qualsiasi discriminazione, citandole tutte tranne l'omosessualità e augurandosi che le nuove linee guida tengano conto della sacralità della famiglia e dell'unica visione secondo loro possibile e giusta della sessualità.


Come saranno le nuove linee guida della Ministra Giannini? Spero meno peggio di quanto si prospettano visto che l'isteria sollevata dagli omofobi contro gli opuscoli dell'UNAR continua a non avere una logica. Che cretina, dimenticavo che l'omofobia non segue alcuna logica, ma solo il pregiudizio, ecco, pensare di creare delle linee guida migliori assieme a chi non ragiona ma segue solo dei pregiudizi non mi pare un gran bel punto di partenza.
Vedremo, nell'attesa io riporto il link al post dove ho allegato e reso scaricabili gli opuscoli UNAR banditi dai politici che non hanno avuto il coraggio di opporsi alle pressioni del clero.


Buon weekend... sui binari.

Previste punte di 35 gradi, ma solo fino a martedì. Un assaggino dell'estate che verrà, che dovrebbe già essere arrivata o che si spera arriverà finalmente davvero! Per celebrare degnamente questa ondata di calore ecco un servizio fotografico da ondata ormonale. Location hot, modello top (Patrick Frost) e styling minimal (Charlie by Matthew Zink), da mettere come screensaver.
Il servizio fotografico intero, e senza ritagli, potete vederlo qui... per quelli a cui non basta mai.




Gay Pride di Roma, appello a Renzi. Tutte le promesse non mantenute.


Eccolo. Lo cercavo da qualche giorno ed ecco finalmente un video con tutte le promesse fatte da Matteo Renzi in campagna elettorale. Chiaro e inequivocabile, il video qui sotto riporta le dichiarazioni del premier Renzi in materia di civil partnership, adozioni, omofobia e diritti LGTB. In più di un'occasione si sente l'ex sindaco di Firenze pronunciare parole come le seguenti: "...di questi  temi si parla sempre solo in campagna elettorale, poi il giorno dopo silenzio totale. Io invece prendo un impegno chiaro. In cento giorni si fanno le civil partnership alla tedesca". 



Bene, ad oggi è accaduto esattamente come in ogni altra occasione. Tante parole in campagna elettorale e poi SILENZIO! Giugno è il mese dell'orgoglio gay in quasi tutta Italia, a partire da oggi con il Pride di Roma. Caro Renzi, i cento giorni sono passati, venti sono gli anni trascorsi dal primo gay pride il Italia. E' tempo di metterci la faccia!

06 giugno 2014

What would you do? La candid camera con protagonisti due uomini che si baciano in un ristorante


La rete televisiva ABC trasmette dal 2008 un programma basato sulla tradizionale candid camera, in cui vengono testati alcuni esperimenti sociali. Ecco cosa è successo quando due uomini si sono seduti in un ristorante nel Missisipi, comportandosi come si comporterebbe una normalissima coppia di fidanzati. Supportati da un'attrice, complice degli autori che aveva proprio il compito di istigare i clienti del ristorante, i presenti non si sono risparmiati in giudizi e frasi del tipo: "non andrete in paradiso". Le reazioni sono sconcertanti e rispecchiano purtroppo i tipici atteggiamenti di molte persone. Solo alla fine del video, durante l'ultima candid camera, la reazione di un paio di ragazzi è totalmente opposta.

E se questo esperimento fosse fatto in Italia? Magari in uno di quei bei paesini bigotti...

 .

05 giugno 2014

Luca Dotto hot nel nuovo spot Armani


Luca Dotto, classe 1990, argento nei 50 metri stile libero ai mondiali di Shanghai 2011, fisico statuario e occhi di ghiaccio. E' lui il protagonista del nuovo intrigante spot dell'intramontabile Acqua di Gio, Giorgio Armani. Poco meno di un  minuto di pura bellezza e sensualità che potete ammirare nel video a questo link.
E se non vi bastasse la meraviglia dello spot pubblicitario, in seguito trovate anche un video del backstage, con Luca Dotto in tutta la sua perfezione durante le riprese del video.

Buona visione!

04 giugno 2014

Cesaroni. Arriva il quarto fratello gay


Io ero convinto che i Cesaroni non esistessero più, e invece scopro che a Settembre inizierà la sesta stagione. Sesta??? E che è successo negli ultimi anni? Poco importa. Oggi ho deciso di parlare di questo telefilm nostrano soltanto per una ragione. Nella prossima stagione comparirà un quarto fratello Cesaroni. A Giulio (Claudio Amendola), Augusto (Maurizio Mattioli) e Cesare (Antonello Fassari) si aggiungerà quindi Annibale (Edorado Pesce), figlio illegittimo del padre Tiberio. "Annibale è gay - racconta Pesce - fa l'avvocato e ha uno studio con suo marito Luigi (Gianluca Gobbi) avvocato anche lui, sposato anni prima in Spagna. Tra loro c'è un rapporto consolidato di amore, complicità e solidarietà. All'inizio non ne vuole sapere di Giulio e gli altri... Cova infatti una profonda ostilità verso quella famiglia, che gli ha rubato l'attenzione e l'amore del padre".


Sono un po' scettico riguardo la trattazione della tematica della famiglia gay in una serie tv tendenzialmente molto leggera e sono curioso di vedere la reazione del pubblico italiano. Speriamo solo che al nuovo personaggio non venga assegnato un ruolo marginale, come già accaduto in altri telefilm italiani. 
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