09 novembre 2012

E mentre il mondo evolve l'Italia regredisce


È un periodo così, nel quale tocca sempre a me scrivere le cose paccose e serie. Memole posta stronzate, mentre io mi scaldo sui temi sociali e disserto di graphic novel. E dire che basta conoscermi per capire che non sono nè intelligente nè particolarmente sensibile. Arriverà il momento in cui io e Memole ci invertiremo i ruoli, come in tutte le coppie gay moderne, ma ora gira così: lei cucina e lava i piatti e io rutto a fine pranzo e non mi accorgo del suo nuovo taglio.
Martedì 6 e mercoledì 7 sono stati dei giorni decisamente speciali per gay e lesbiche. Per una serie di motivi che vado ad elencare:

1
Viene rieletto Barak Obama, il presidente degli Stati Uniti più gay-friendly nella storia d'America.

2
Washington, Maryland, Minnesota e il Maine dicono Sì ai matrimoni gay. Tramite una consultazione popolare voluta dai movimenti religiosi conservatori nella speranza di impedirli. Ops v'è andata male! Quanto mi dispiace! Deve bruciare parecchio! Fossi in voi chiederei consiglio a qualche gay!

3
Entra a far parte del senato USA Tammy Baldwin, la prima politica americana dichiaratamente lesbica. Finalmente anche tutte le altre senatrici avranno una scusa per non pettinarsi e non portare i tacchi.

4
In Spagna la Corte Costituzionale ha riconosciuto la legittimità del matrimonio omosessuale, introdotto nel 2005 dal governo socialista di José Luis Zapatero. Alla faccia di Maiano Rajoy leader del Partito Popolare che sette anni fa ne chiese l'eliminazione. Anche per lui è valido lo stesso consiglio che ho dato ai fanatici religiosi americani nel punto 2.

5
In Francia il governo ha dato il via alla discussione del disegno di legge che legalizza i matrimoni tra persone dello stesso sesso e la possibilità di adozione anche per le coppie omosessuali. Un provvedimento che andrà al vaglio del Parlamento all’inizio del prossimo anno. La Chiesa, dopo essersi giocata inutilmente la carta "I gay sono posseduti dal demonio" non sa più che scuse inventare.

Per un attimo è sembrato quasi che stesse per avvenire una rivoluzione, che il mondo stesse cambiando di botto, così, da un momento all'altro, mentre stavo ancora in pigiama e con la fiatella che accartocciava il monitor del computer su cui leggevo le notizie. Ma la nostra merdosa cara classe politica italiana, non s'è lasciata sfuggire l'occasione per ricordare a tutti che qua, noi stiamo nel terzo mondo dei diritti civili. Perchè negli stessi giorni La Commisione Giustizia della Camera ha bocciato il testo base contro l’omofobia e la transfobia, che prevede l’estensione della legge Mancino ai reati legati alla discriminazione in base all’orientamento sessuale. Decisivi i voti a sfavore di Pdl, Lega e Udc. 

Insomma, mentre in una parte del mondo civilizzato i gay diventano finalmente dei cittadini uguali a tutti gli altri, qua in Italia abbiamo una classe politica che ritiene, tutto sommato, accettabile pestare un gay in quanto gay, dargli del frocio o licenziarlo. Specifico e parlo volutamente di classe politica, perchè l'unica cosa che mi trattiene dal far bagagli è che ho degli amici che mi ricordano che non tutti gli italiani sono così. Anche se non passa mese che non esca un caso di pestaggio a sfondo omofobo. Giusto l'altro giorno una coppia gay è stata insultata e aggredita a Firenze. Una legge contro l'omofobia sarebbe il minimo sindacale per dire a questi stronzi che lo stato in cui vivono non accetta che le persone vengano gonfiate di botte solo perchè omosessuali. Ma a quanto pare è un concetto troppo complesso per essere capito dalle fragili e sensibili menti cattoliche dei nostri politici, figuriamoci i matrimoni gay!


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