10 maggio 2014

Divieto di indossare colori rainbow per il presentatore dell'Eurovision Song Contest


Al presentatore dell' Eurovision Song Contest, l'attore danese Pilou Asbæk (primo a destra), è stato impedito di indossare colori rainbow durante la manifestazione canora. L'attore aveva chiesto agli organizzatori di poter esprimere apertamente la sua contrarietà alle leggi anti-gay ma la sua richiesta non è stata accolta. La motivazione del rifiuto è a dir poco generica: l'Eurovison Song Contest non è una manifestazione politica, solo uno spettacolo canoro ai fini dell'intrattenimento. 


Il presentatore si è ovviamente detto contrario a tale motivazione, poiché musica e politica da sempre sono difficili da separare e pensando proprio all'Eurovision risulta veramente difficile isolarlo completamente da un contesto politico. Infatti, tale manifestazione nacque subito dopo la seconda guerra mondiale, con lo scopo di "unire" le nazioni europee grazie al potere della musica: chiunque ami  la musica e abbia voglia di divertirsi è il benvenuto. Eppure ora è proibito mostrare disapprovazione nei confronti delle leggi omofobe, o comunque mostrare sostegno verso la comunità LGBT europea, perché le nazioni europee dell'est costituiscono una parte molto rilevante del contest. Beh, questa non è di per sé una pesante scelta politica, che rischia di essere interpretata come una sorta di "sottomissione" e accettazione di alcune politiche dell'odio e dell'intolleranza?

La finale dell'Eurovision Song Contest verrà trasmessa questa sera da Rai 2 alle 21.00, purtroppo senza abiti rainbow.

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