28 ottobre 2006


L'Enciclopedia della Donna (part.1)


Le cose più importanti nella vita sono quelle che capitano all’improvviso. Come un ictus o un terremoto, oppure un prolasso anale. Così è stato quando ho trovato questo libro di Maglia e Cucito che ormai consulto più della Bibbia e di Vanity Fair. Ho smesso col puntocroce ancora alle elementari perchè la mia bravura aveva portato mia madre ad una crisi depressiva.
Mettete via i ferri e riponete il rotolo di lana che avete rubato alla vostra nonna però, non ho intenzione di dare lezioni.
Mi limiterò a postare solamente alcune delle deliziose introduzioni presenti in questo puntiglioso libro illustrato, perché chi ben comincia… peste lo colga!

Mentre l’alta moda nasce da una perfezione tecnica che, naturalmente, richiede una vera specializzazione, anche in ogni donna esiste allo stato naturale una capacità di trasformare (col lavoro delle sue mani) un pezzo di stoffa in un piccolo miracolo di buon gusto.

Bastano, a tal fine, poche conoscenze tecniche, facili da impararsi, come quelle che si trovano nelle pagine di questa enciclopedia. Appena un po’ di applicazione apre la via a risultati tanto notevoli da appraire davvero quasi miracolosi.
Tali appaiono certamente agli uomini: l’attitudine a questi lavori è infatti, per essi, il più incantevole e rispettato dei misteri femminili.

Un posto notevole, nella moda, sarà sempre riservato al ricamo. Se i grandi creatori impiegano il ricamo non è certo per il piacere di far salire il costo. La verità è che il ricamo conferisce a una tenuta qualcosa di “unico” e di personale.
Ebbene, questo qualcosa è già nelle mani di ogni donna. Un po’ di tempo, un po’ di amoroso lavoro, possono ornare una camicetta da portare sotto un piccolo tailleur.
Una donna può farsi da sola, a maglia, quelle lunghissime calze a disegno jacquard, con un berretto assortito, che daranno alla sua tenuta un tocco che la distingue da tutte le altre. Su un abito semplice, delle tasche ricamate (tipo “lavoro su canovaccio”) recano una nota di fantasia d’alta classe. All’uncinetto, con collettino bianco e polsi assortiti (il tutto astutamente cosparso di radi lustrini argentei), risolve il problema del piccolo abito per uscire la sera, al ristorante o a teatro.

Beninteso, c’è anche la capacità di stringere una cucitura, di fare un orlo, con tanta precisione da togliere l’impressione del “fatto in casa”. Questi sono i lavori un po’ più sacrificati, ma molto redditizzi.

Col lavoro delle sue mani, la donna riesce a sentirsi l’abito addosso con la naturalezza di una seconda pelle. Una cosa sua e di nessun’altra.

1 commento:

  1. come dire,mi sembra di averlo già letto da qualke parte,ma non ricordo dove...sarà l'età ah ah ah

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