09 novembre 2013

Il piccolo/grande lato gay del Lucca Comics & Games 2013


Anche quest'anno come l'anno scorso ho passato un paio di giorni nel fantastico mondo parallelo di Lucca Comics & Games. Sì, perchè questa manifestazione, ormai di importanza internazionale, dedicata ai fumetti, video game e giochi trasforma ogni anno la città di Lucca in un non-luogo meraviglioso e decisamente caotico.
E come ogni anno rimango sorpreso dal fatto che nonostante i milioni di partecipanti (dai cosplay ai semplici visitatori) siano di un'apertura mentale più unica che rara, la comunità gay sia completamente assente. Con comunità intendo associazioni e un editoria che decida di cavalcare con più decisione e chiarezza alcune tematiche LGBT.
Tra i visitatori la quantità di gay o lesbiche in fase puberale non si contano, i cosplay giocano il più delle volte su una voluta e ricercata ambiguità sessuale, rifacendosi spesso a tutto un immaginario manga che sull'ambiguità ci marcia da decenni, per non parlare dei sorchi mezzi nudi o con tutine da super eroi super aderenti che vi saluto. 
In più non sono molte, ma neppure poche le case editrici che tra i loro titoli hanno spesso una storia a sfondo gay o lesbo:




La Bao Publishing, una delle migliori e nuove case editrici, ha presentato al Lucca Comics la serie autoprodotta e pluripremiata di Terry Moore: Strangers in Paradise. Tra i tanti premi questa serie in 6 volumi si è aggiudicata pure un GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) come Miglior Libro. Per tre giorni Terry Moore era presente allo stand della Bao a disegnare e autografare copie, tenere conferenze e in più gli è stata dedicata pure una mostra. Tra le tante varianti di shoppers nelle quali la Bao mette i suoi fumetti c'era pure quella dedicata a Strangers in Paradise con la stampa delle due protagoniste occhi negli occhi.


La Rizzoli Lizard invece presentava la graphic novel Il blu è un colore caldo di Julie Maroh da cui è stato tratto il film La vita di Adele con tanto di standiste con ciocche di capelli color blu.


Nel tendone Games era presente lo stand del gioco di ruolo Squillo di quel fuori di testa di Immanuel Casto gioco che è andato completamente esaurito nel giro di due giorni!


Mentre tra i tanti stand degli ottimi lavori autoprodotti ce n'era pure uno che presentava alcune copie stampante di una coraggiosa web comic omoerotica ambientazione vampiri: Purpurea Noxa, disegni di Veronica Moroni e testi di Valentina Vecchioni.

Non cito i vari Boys Love presenti in vari stand perchè ormai non si contano più e io personalmente non li sopporto. 

Grandi assenti le produzioni della Renbooks! L'unica casa editrice GLBT che in Italia sta portando autori e lavori nuovi.

Certo, vien da pensare che Immanuel Casto abbia un pubblico piuttosto trasversale che più che dall'orientamento sessuale è attirato dal trash. Mentre il tema lesbo fa sicuramente meno paura e solleva molte meno obiezioni e pruriti di quello gay, purtroppo. Resta comunque la stranezza di un'ambiente così pieno di possibilità e potenzialità per determinati argomenti e investimenti ma totalmente ignorato o sottovalutato. Sembra che al Lucca Comics gli autori passino, parlino di sè e dei propri lavori ma raramente si accende un dibattito sulle tematiche che i loro lavori toccano. È come se fosse una celebrazione della forma più che della sostanza. E forse è giusto così. Non so perchè, non so quanto sia possibile e non saprei neppure come la comunità LGBT potrebbe approfittare di questa occasione che si ripete ogni anno, ma forse per il popolo del Lucca Comics certe tematiche sono semplicemente superate.

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