09 dicembre 2013

Roma, via del Corso, luminarie natalizie gay-friendly... anzi no!


Ha fatto scalpore la decisione del nuovo sindaco di Roma Ignazio Marino, di illuminare via del Corso con la rainbow flag  del movimento LGBT. La notizia e le fotografie hanno fatto il giro del mondo e sono arrivate fino in America, dove ne ha parlato Advocate, una delle riviste gay più importanti e famose oltre oceano. Imma Battaglia, consigliere comunale, in un intervista a Repubblica ha spiegato come questo gesto voglia essere un segnale di apertura e di contrasto all'omofobia, che nella capitale, in pochi mesi ha mietuto non poche giovani vite. Un'iniziativa simbolica ma decisamente lodevole che la comunità LGBT ha gradito molto, quasi commossa. In questo paese ormai siamo talmente abituati ad essere, nella migliore delle ipotesi, ignorati, che anche due lucine colorate ci sembrano un evento.

Ovviamente non tutti l'hanno presa così bene e i soliti idioti nn hanno tardato a dire la loro.
Dario Rossin ( FDI) : “Il sindaco Marino continua sulla strada delle provocazioni e sembra avercela con i cittadini del centro storico di Roma... Quello stesso tratto di strada – aggiunge – venne illuminato dal tricolore per i 150 anni dell’Unità d’Italia nello stesso periodo natalizio. Oggi, avrebbe ancora più significato riproporlo per lanciare un segnale di vicinanza della Capitale d’Italia e di tutta la nazione ai due Marò ancora trattenuti in India."

Giovane Italia: “Siamo passati dalle luminarie tricolore, segno distintivo della nostra Nazione, a quelle di un bianco neutro tipico del Natale, per arrivare ora a questo ennesimo segnale di compiacenza verso una parte. Quello che il sindaco Marino crede essere un atto distensivo – conclude la nota – altro non è che un’iniziativa disaggregante per i cittadini, il Natale è una festa Cristiana e come tale non può e non deve essere strumentalizzata politicamente tanto più se a farlo solo le Istituzioni. Queste piuttosto si preoccupassero di approvare il bilancio e di non rischiare il commissariamento invece di usare questi mezzuggi per ottenere facili consensi demagogici”.

FDI:"Fermo restando che non sono qui in discussione i diritti civili e il rispetto per i gay – tranne il matrimonio e le adozioni – crediamo che sia una forma di arroganza e una vera ennesima gaffe di Marino quella di imporre l’estetica e i simboli di una minoranza rispetto al valore condiviso di una maggioranza cristiana e nazionalista durante le feste natalizie."

Insomma, un mare di cazzate!
Fatto sta che l'amministrazione sembra stia facendo marcia indietro: le luminarie rainbow non c'entrano nulla con i gay, ma si riferiscono alla bandiera della pace e sono un tributo a Nelson Mandela. Peccato che: 
1. Nelson Mandela sia morto qualche giorno fa, mentre le luci sono state allestite prima
2. La bandiera Rainbow, nn me ne vogliano i pacifisti, è stata prima il simbolo del movimento omosessuale e solo moooolto dopo il simbolo dal movimento pacifista. Con l'unica differenza che ci hanno appiccicato sopra la scritta pace! 
Ma al di lá di questi cavilli, costava troppo fingere e dire che fossero un segnale anche per la comunità LGBT. Sarebbe stato molto meglio rispetto al prenderne le distanze schifati come si sta facendo ora: "Chi noi? Rainbow flag gay? No no per carità!" che ha trasformato un gesto simbolico estremamente carino e gentile in un vero e proprio schiaffo in faccia!
Imma e Ignazio: o ci date due spiegazioni oppure c'è solo da vergognarsi!

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