18 febbraio 2014

Vladimir Luxuria fermata per la seconda volta


Nuovi guai con la polizia russa per Vladimir Luxuria, a Sochi con alcuni dello staff delle Iene per girare un documentario sulla Russia di Putin e sulle sue leggi contro la propaganda gay. Dopo essere stata fermata e poi rilasciata grazie all'intervento della Franesia oggi è stata allontanata dallo stadio in cui era andata per assistere a una partita di hockey. Motivo? Abito troppo sgargiante e probabilmente qualche parola di troppo tipo "Gay it's ok!".
Le reazioni da parte del web non sono state di grande sostegno anzi, in certi casi si è arrivati a dei veri e propri insulti. Mi sembra che la sensazione più diffusa sia di fastidio, del tipo: "Se l'è andata a cercare! Perché non se n'è stata a casa sua? Bisogna rispettare le regole altrui!" Ecc... Devo dire che in un primo momento anche una piccola parte di me l'ha pensata così. Poi penso che per colpa delle regole di Grande Casa Russia molti gay vengono perseguitati, insultati e picchiati nell'indifferenza generale. Tutto nel nome di un'ambigua legge contro la propaganda gay che legittima e fomenta i sentimenti omofobi più bassi.
Poi mi assale il dubbio che molti di quelli che si lamentano del comportamento di Vladimir Luxuria siano gli stessi che quando c'è il Pride in Italia consigliano ai gay di andare a manifestare in Iraq o comunque in posti dove essere gay è reato. Poi qualcuno lo fa e si lamentando dell'opposto, cioè di non rispettare le regole di casa altrui. In pratica a questa gente i gay stan simpatici solo se stan zitti e fermi, cioè imbalsamati.
Non so fino a che punto sia corretto e utile aver trasformato le Olimpiadi di Sochi in un palcoscenico per manifestare contro le leggi di Putin. Ma penso sia da stronzi  augurare a Vladimir Luxuria di marcire in carcere perché si è permessa di rovinare la festa ricordando che non è tutto ghiaccio ciò che luccica, a volte sotto c'è anche un bel po' di merda.

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