05 marzo 2014

Jared Leto e l'oscar discutibile


Non tutti hanno accolto con entusiasmo la vittoria di Jared Leto come miglior attore non protagonista in Dallas Buyers Club. Anzi. L'attivista trans Parigi Lees non ritiene affatto da oscar l'interpretazione del bel Jared:

“Per rappresentazioni veramente accurate delle persone trans, il cast degli attori dovrebbe essere trans. Non sarebbe meglio per quelle persone trans rappresentare se stesse? Al cinema”

Premetto che non ho mai visto neppure il trailer di questo film e di conseguenza non posso proprio dare un giudizio sulle doti d'attore del novello premio oscar. Ma la domanda posta da Lees è interessante. Non sarebbe ora di usare persone che hanno vissuto o vivono quotidianamente certe esperienze per interpretare determinati personaggi? Abbiamo ottimi attori uomini (gay e etero) e donne (lesbiche e etero) non sarebbe ora di aprire una porta e vedere se possono esserci anche degli ottimi attori trans? Secondo me sì!
Ma l'affermazione di Lees mi solleva una domanda un po' più provocatoria: se si ritiene che solo una trans può capire e interpretare correttamente il ruolo di una trans che fine fa il lavoro di un attore? Cioè quello di recitare una parte, una vita che non è la sua, che non gli appartiene, ma che riesce comunque a fare propria? No perchè allora che gli attori gay facciano solo i gay (come purtroppo spesso succede una volta che un attore fa coming out), le lesbiche solo le lesbiche, gli etero solo gli etero e i neri solo parti da neri e così via. No? E tanti saluti al mestiere di attore e un bentornato alla ghettizzazione!

Fonte: Queerblog

2 commenti:

  1. Sono d'accordo, ottima analisi e, purtroppo, la ghettizzazione è un fatto reale nello showbiz hollywoodiano, anche se personalità dello spettacolo, dichiaratamente gay o lesbiche, come Ellen DeGeneres, una volta che sono in vetta, per fortuna, possono dire la loro ed anche imporsi, senza più essere discriminate, ma chissà quanta fatica hanno fatto per arrivarci al meritato successo. Inutile, le cose non sono mai cambiate, fare coming out è sempre un enorme rischio, che in pochi sono disposti a correre e, se lo fanno, notate che hanno relazioni solide, persone accanto che li sostengono a pieno e che hanno anche una famiglia con gli stessi, vedi Matt Bomer e Neill Patrick Harris.
    Per i film, invece, le porte dovrebbero aprirsi a tutti, ma non vincoliamo le parti, perchè leggere che Matt Bomer non è adatto al ruolo in 50 sfumature di grigio, perchè ruolo etero e lui non convincerebbe, perchè è gay dichiarato, fa tanta tristezza ...
    Fare passi avanti è durissima ... :/

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    1. Probabilmente quello che voleva dire la Signorina Lees era che non è stata fatta sufficientemente attenzione alla costruzione del personaggio trans interpretato da Jared. E che in futuro sarebbe meglio lavorare più a stretto contatto con chi vive davvero queste situazioni. Ma detto così, come le è uscito, a me è sembrato più un razzismo alla rovescia.

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