14 novembre 2006

Io Casco

Di cosa si sentiva impellentemente il bisogno a questo mondo?
Sarà capitato anche a voi di svegliarvi una mattina con un peso profondo nell'anima. Avvertendo il bisogno urgente di un bisogno. Poi, driblando i bicchieri mezzi vuoti di martini lasciati sul paviemento la sera prima, siete andate in bagno e il peso ha lasciato il posto a un vuoto che certe volte pare quasi incolmabile. Sono questi i momenti, in cui una dura e schietta domanda ritorna inesorabilmente a galla: cosa manca a questo mondo?
Un'interveto all'occhio per quella povera crista di Cesara Buonamici? Che ormai solo il colore della pelle la distingue da un camaleonte.
Di una tecnica di ripresa capace di contenere per intero il culo della Marini? Stile Matrix per intenderci.
Un corso Cepu che insegni a Flavia Vento come scartare il cervello che le hanno recapitato a casa ancora 30anni fa?
Per fortuna c'è gente a questo mondo capace di afferrare quei bisogni gallegginati nell'animo dell'umanità e con un colpo di genio risolverli. Un casco rivestito di pelo! Come ho fatto a non capirlo subito!

Grazie Prada!

2 commenti:

  1. dovunque e comunque lo metti,il pelo ha SEMPRE il suò perkè...(e so ke qualcuno sarà d'accordo con me,nn faccio nomi ih ih ih)

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  2. Buon gusto... questo sconosciuto.

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